Jgor Barbazza interpreta il ruolo di Damiano Bauer in Centovetrine dall’agosto del 2009, ruolo che gli ha dato una grossa popolarità, ruolo tra l’altro tra i più amati della soap torinese, noi di Teleblog abbiamo fatto due chiacchiere con lui, una brevissima chiacchierata scoprendo in poche righe che si tratta di una persona molto seria, preparata, professionale ma soprattutto appassionata di ciò che fa. L’attore è molto preso e impegnato da attività benefiche, infatti è attualmente vicepresidente dell’associazione Team for children.
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Teleblog – Nel tuo tempo libero pratichi qualche sport o hobby? C’è un motivo particolare che ti ha spinto a sceglierlo?
Jgor Barbazza: Pratico dello sport si. Mountainbike e un po’ di palestra e ogni tanto mi diverto a giocare a calcio o calcetto ma quasi esclusivamente per eventi benefici. Reputo lo sport importantissimo per il corpo e per la mente, del resto i latini dicevano “mens sana in corpore sano”.
Teleblog – L’ultimo libro che hai letto?
Jgor Barbazza: ho riletto “Recitare davanti alla macchina da presa” di Michael Caine, bellissimo e lo consiglio a tutti i giovani attori ed ho appena cominciato “Il linguaggio del corpo” di James Borg. Vi saprò dire com’è!
Teleblog – Ti piace cucinare? Se potessi pensare ad un piatto, una ricetta ma anche un panino per descrivere il tuo personaggio in Centovetrine che tipo di piatto sarebbe?
Jgor Barbazza: mi piace cucinare ma non mi sono ancora cimentato con serietà e passione, per ora l ho fatto cucinandomi il necessario per sopravvivere quando mi sono trovato a casa da solo. Un piatto per descrivere Damiano? Lo vedo un uomo semplice, poco sofisticato perciò una bella bistecca cottura media con contorno di verdure e patate al forno!
Teleblog – C’è un personaggio della storia o comunque un personaggio che ti ha affascinato e che ti piacerebbe impersonare?
Jgor Barbazza: la storia del mondo è ricca di personaggi importanti da interpretare e l’idea di prepararmi attorialmente per impersonare un Grande del passato o più semplicemente un uomo appartenuto ad un’altra epoca (un uomo delle caverne, uno schiavo, un cow-boy, un contadino o un ricco mercante veneziano), mi piacerebbe moltissimo. Di recente un regista mi ha fatto leggere una sua sceneggiatura ambientata durante la seconda guerra mondiale ed il mio ruolo sarebbe quello di un uomo rozzo, sporco e cattivo che a causa del conflitto ha subito un trauma e del quale cerca di liberarsene. Ciò che è lontano dal mio essere, inteso come uomo, mi affascina, quindi un ruolo come questo lo farei con passione.
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Teleblog – Che cosa ti conquista in una donna?
Jgor Barbazza: la semplicità, la femminilità, l’essere donna.
Teleblog – Fare l’attore è anche un nutrimento per l’anima: se dovessi pensare ad un altro lavoro quale sarebbe?
Jgor Barbazza: non ci voglio pensare, ho già fatto diversi lavori prima di arrivare a fare l’ attore ed ora lotterò con tutte le mie forze per continuare a svegliarmi al mattino ed essere felice di ciò che faccio.
Un saluto a tutti i fans di teleblog e a tutti coloro che da diversi anni sono al mio fianco.
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